Mostra collettiva_Estasi dell’immagine_Innaugurazione 11.02.2023 alle 16:00

11.02 - 18.03.23

"L’immagine deve nascere da sé, emergere come se l’artista fosse guidata da un potere superiore, combinando l'estrema concentrazione con l'impulsivo", descrive così il pittore tedesco Julius Bissier, l'atto della creazione. Una calligrafia automatica e dinamica si perfeziona dopo decenni di pratica, alternando da sensazioni a alta concentrazione. Allo stesso modo, la meditazione e l'intuizione trovano la loro connessione più autentica.

Sulla base dell'osservazione che il desiderio di esperienze di espansione della mente è presente in tutte le società, la mostra intende concentrarsi sull'espressione artistica dell'estasi. L'estasi è una forma di resa assoluta che porta a un atto di creazione intuitivo e impulsivo. Questo fenomeno antropologico e universale risveglia enormi potenzialità. Impulsi emotivi si trasformano in immagini. Gli artisti aspirano uno stato di trance metafisica, nel quale l'ego scompare e la forza creativa può irrompere.

Il progresso tecnico e scientifico della nostra società globalizzata, con il progressivo disincanto dell'ambiente di vita, fa accresce l'importanza delle esperienze estatiche che devono essere continuamente rinegoziate. Secondo lo scrittore Robert Musil, "le estasi aprono la possibilità di un'altra vita; questa è la ragione della loro qualità seduttiva". L'estasi è un evento speciale e immersivo per i sensi, che evoca stati mentali al difuori da sé e a un contro-mondo antirazionale.

Per migliaia di anni, questo fenomeno ha affascinato persone di pressoché tutte le culture. Strategie di estasi sono state praticate per secoli e hanno sviluppato diverse forme di culto. Fin dall'antichità, l'esperienza trascendente è stata associata al processo creativo artistico. Attraverso l'arte, il confronto con l'ignoto, l'inconoscibile e l'intangibile può essere ricreato e quindi reso più vivo. È l'affermazione epocale, ripetutamente messa in discussione, secondo cui l'arte è in grado di cambiare la percezione e la coscienza, permettendo così di avvicinarsi ai momenti estatici. L'estasi viene associata a campi diversi come la religione, l'occultismo, l'ispirazione, l'esperienza corporea, la sessualità, la droga o la medicina ed è spesso intrecciata con un atto creativo.

Le esperienze estatiche possono esprimere sentimenti ambivalenti. Nell'estasi, il volo e la caduta, l'euforia e il dolore, l'impulso creativo e l'illusione, la trasgressione spirituale e l'autodistruzione fisica, la liberazione e la dipendenza, la vita e la morte, sono sempre inquietantemente vicini. L'essere fuori di sé rappresenta uno stato promettente che sfida la condotta sociale richiesta. Oggi le estasi sono generalmente considerate come una fuga dalla normalità della vita quotidiana. In questa interpretazione, esse sono desiderate e allo stesso tempo rifiutate, perché comportano il pericolo di una caduta individuale o addirittura collettiva, dalla norma.

Resta da vedere se nella società odierna ci sia spazio per esperienze estatiche in senso stretto, al di là dell'ordine fattualmente razionale della vita quotidiana e degli spettacoli di massa messi in scena dai media, per compensarlo. Le arti visive sono certamente uno dei campi culturali che più facilmente ancora consentono questa libertà.

Artisti:

Rabeah Mashinchi, Johannes Bauer, Hermann Nitsch, Cornelia Lochmann, Andrea M. Varesco, Thaddäus Salcher, Michael Grebner e Rinaudo Nahuel.

 

Breve introduzione sugli artisti che espongono:

L'opera d'arte emotiva di Thaddäus Salcher mostra un dipinto finemente dettagliato e significativo fin nei minimi particolari. Riflette la sua esplorazione ed esperienza personale.

Il molteplice spettro cromatico di Andrea M. Varesco anima la mostra con le sue temperature di colore atmosferiche. L'attenzione è rivolta agli effetti poetici della luce e dei colori.

Le opere di Cornelia Lochmann mostrano quanto i dipinti, che a prima vista sembrano onirici, siano strettamente legati alla realtà della sua vita. Ci accompagnano in esperienze emotive avventurose e inconfondibili.

Hermann Nitsch, uno dei più importanti rappresentanti dell'Azionismo viennese, è presente in mostra come figura simbolica dell'arte estatica. I suoi processi pittorici esplosivi sono esemplari per la libertà delle emozioni.

Il mistico mondo dei colori di Johannes Bauer apre allo spettatore possibilità di interpretazione insolite ed emozionanti. Le sue opere sono fonti incondizionate di libertà estatica.

Colori ammalianti e spazi magici sono ciò che ci offrono le opere di Nahuel Leander Rinando.  Sono mondi complessi di colori in cui ci si può perdere.

I dipinti gestuali di Rabeah Mashinchi mostrano un pronunciato senso del colore. Percezioni e sensazioni fugaci sono catturate in impressioni colorate e atmosferiche.

Le opere di Michael Grebner offrono un’esperienza immersiva nell'inconscio e invitano all’espansione della mente. Immagini effimere e senza tempo della memoria sono catturate in mondi pittorici e atmosferici.

 

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