Noi, gli uomini della surmodernità, siamo intrappolati
in una premura continua di volere controllare il tutto.
Inventiamo attrezzi tecnologici per agevolare la no￾
stra vita; niente vorremmo abbandonare al caso e
ambiamo ad impadronarci del tempo e della morte.
Trascuriamo, però, che siamo noi quelli che vengono
controllati e che siamo noi viandanti, come soggetti
telecomandati e non autonomi.
Torniamo al primitivo, alle origini, scaviamo la consa￾
pevolezza.

Richiedi informazioni